Cemento fotocatalitico: mangia smog ed elimina inquinamento

Cemento fotocatalitico

Il cemento fotocatalitico potrebbe permettere alla strada stessa, sulla quale viene impiegato, di mangiare letteralmente lo smog, riducendo le emissioni di inquinanti dovute ai veicoli che vi transitano.

Inventato e brevettato da Luigi Cassar, direttore centrale del settore ricerca e sviluppo di Italcementi,nel 1996 dopo anni di studio, un chilometro quadro di questo particolare cemento fotocatalitico riuscirebbe ad assorbire ogni anno ben 30 mila tonnellate di ossido di azoto.

Una superficie di un chilometro quadrato, considerando che ogni auto emette tra i 0,4 e i 0,5 grammi di ossido di azoto, potrebbe eliminare i problemi dovuti ai gas di scarico prodotti da almeno 7000 auto medie.

Gli utilizzi fino ad oggi

La strada più verde d’America, così è stata ribattezzata la strada che mangia l’inquinamento e consiste in un primo esperimento condotto direttamente in America, su un tratto di due miglia che collega Cermak Road e Blue Avenue, una delle più trafficate e con il numero maggiore di industrie, quindi con un’aria molto inquinata.

Anche l’Europa non è stata a guardare e, per esempio anche una porzione di un tunnel di Bruxelles è stato trattato con questo materiale speciale capace di trattenere l’inquinamento.

In Italia sono stati fatti test sulle strade di Segrate, con risultati sorprendenti: Ivo Allegrini, direttore dell’Istituto Inquinamento Atmosferic del Cnr di Roma, dichiarando come la malta fotocatalitizzatrice, stesa su mezzo km di strada a Segrate, abbia ridotto del 60% gli ossidi di azoto presenti nell’atmosfera.

Per adesso sono solo dei test e delle prove, ma presto potrebbe divenire una soluzione molto pratica per arginare il problema dello smog dovuto alle emissioni delle auto.

Come funziona

Questo particolare e nuovo cemento è in grado di svolgere il suo lavoro da spazzino dell’inquinamento, utilizzando un processo simile alla classica fotosintesi, per la presenza di piccolissime particelle di diossido di titanio capaci di rimuovere l’ossido di azoto dall’aria con cui vengono a contatto, fungendo inoltre, per le sue proprietà intrinseche, da patina impermeabile in caso di pioggia.

Degna di nota è anche la notizia che questo innovativo composto è efficace non solo con l’ossido di azoto, ma anche con altri composti potenzialmente nocivi per la salute dei nostri polmoni come l’anidride solforosa, l’ossido di carbonio e la formaldeide (e molte altre pur sempre importanti), il tutto grazie al suo contenuto di biossido di titano, che grazie alle sue proprietà scinde le molecole trasformandole in composti innocui per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Una speranza concreta

Naturalmente parliamo di progetti pilota, per testare le effettive potenzialità di questo meraviglioso materiale: non a caso sono state scelte zone con una alta percentuale di smog, molto trafficate da camion e ricche di industrie. Se l’esperimento dovesse portare a buoni risultati, potremmo riuscire in breve tempo a tamponare concretamente parte di un problema molto serio che ogni giorno sempre più continua ad assillarci come quello dell’inquinamento dovuto al traffico, capace di influire pesantemente sull’ambiente, sulla Terra e di conseguenza sull’aria che respiriamo e sulla nostra salute.