Lombalgia: fumo, asma e allergia causano il mal di schiena

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I muscoli inspiratori come il diaframma giocano un ruolo importante sia nella respirazione che nel controllo della colonna vertebrale.

Questo dato è oggettivamente accertato, come che le disfunzioni del muscolo diaframma siano spesso correlate con dolori lombari.

Quello che fino ad oggi non era ancora stato verificato è la correlazione tra la lombalgia e la presenza di problematiche respiratorie.

La ricerca scientifica

Lo studio “The presence of respiratory disorders in individuals with low back pain: a systematic review” pubblicato nel 2016 da Nele Beeckmans e il suo team si pone come obiettivo proprio di evidenziare questa associazione.

I ricercatori hanno eseguito una revisione sistematica attraverso una ricerca su Pubmed e Medline di studi compresi tra il 1950 e il 2016.

Alla fine sono stati inclusi e analizzati 16 articoli che mettono in relazione la lombalgia con:

  • Dispnea  (1 articolo)
  • Disturbi respiratori non specificati (6 articoli)
  • Asma e allergie (5 articoli)
  • Copd (3 articoli)
  • Infezioni respiratorie (1 articoli)

La lombalgia un problema globale

I dolori lombari sono uno dei più importanti problemi medici in termini di:

  • riduzione della qualità di vita
  • disabilità
  • costi economici

Partiamo da un concetto sempli: la relazione che c’è tra la presenza di lombalgia e una diminuzione del controllo posturale.

Se pensiamo al ruolo chiave svolto in questo senso dai muscoli inspiratori come il diaframma, non bisogna stupirsci se questi muscoli vengano ormai considerati fondamentali nel trattamento di qualsiasi problema di schiena.

Su questa linea di pensiero è stato evidenziato come un allenamento dei muscoli inspiratori aumenti il controllo posturale e diminuisca i livelli di dolore lombare.

Questo può essere spiegato al fatto che eventuali difficoltà respiratorie possano rendere il diaframma meno efficiente e più affaticabile, diminuendo di fatto la sua funzione stabilizzatrice.

Dispnea

I ricercatori hanno preso in considerazione solo uno studio, l’unico che rispettasse i criteri imposti.

Ciò che si evidenzia è la considerevole prevalenza di dolore lombare nei partecipanti con dispnea rispetto a quelli senza (64% contro 18%).

Questo dato è spiegabile pensando al decondizionamento fisico che si viene a creare in caso di dispnea: un basso livello di fitness è collegabile a un maggior probabilità di soffrire di mal di schiena.

Disordini respiratori non specificati

In questo caso sono stati presi in considerazione 5 studi nei quali sono stati trovati i seguenti risultati:

E’ stato osservato un rischio maggiore di sviluppo di lombalgia nelle donne affette da questi disturbi o ne hanno sofferto recentemente, ma si è potuto osservare anche il contrario.

Questo vuol dire che le donne (ma vale anche per gli uomini) che si sono trovati con problemi di lombalgia hanno avuto una probabilità maggior di avere disordini respiratori non specificati.

Asma

Parlando di asma sono stati presi in considerazione 5 gli articoli evidenziando una relazione tra questa patologia e la presenza di dolore lombare, nel particolare in giovani compresi tra i 12 e i 22 / e tra i 20 e i 39.

In sostanza si è evidenziato come:

  • Pazienti con problemi di asma nell’ultimo anno siano più predisposti alla lombalgia
  • Pazienti che hanno avuto problemi lombari siano più predisposti verso l’asma o sintomi similari

Allergia

Oltre all’asma sono stati investigati anche i casi di allergia: dai risultati si evidenzia come nei pazienti sofferenti di lombalgia sia più facile trovare problemi di allergie ai cibi rispetto a quelli senza problemi lombari.

Inoltre sembra che il rischio di lombalgia sia del 50% più alto nei casi in cui nell’ultimo anno ci siano stati problemi allergici specialmente nelle donne.

Il tutto si può spiegare in quanto le allergie portano a una maggior concentrazione di citochine pro-infiammatorie che giocano un ruolo chiave nei casi di dolore lombare cronico.

Bpco

Questa relazione è stata indagata in 3 studi, ma i dati non dimostrano pienamente una relazione tra i due fattori, anzi sembra che i pazienti affetti da lombalgia acuta con Bpco non abbiamo una durata dei trattamenti maggiore, o una vas maggiore o peggiori outcome funzionali.

Una spiegazione a questo dato particolare può essere data dal fatto che i pazienti facciano oggettivamente fatica a distinguere i sintomi delle due malattie, riportando di fatto meno volte di soffrire di lombalgia.

A supporto di questo è stato dimostrato come chi soffre id COPD abbia un controllo posturale e del tronco alterato.

Infezioni Respiratorie

Un solo studio mostra la relazione tra l’incidenza della lombalgia e le infezioni delle alte vie respiratorie in un gruppo di donne con età compresa tra i 25 e i 44 anni.

Iperventilazione

Non sono stati trovati riferimenti scientifici sufficienti riguardo l’iperventilazione e la lombalgia.

Possiamo però dire che la prima possa essere una reazione al dolore, quindi in teoria è possibile aspettarsi un numero maggiori di casi di iperventilazione dove abbiamo dolore lombare.

In questi casi i pattern respiratori sbagliati che si vengono a creare in caso di dolore, ansia, stress e particolari stati emotivi portano il muscolo diaframma in uno stato ipertonico di tensione e relativamente poco mobile e appiattito.

Ovviamente come già detto quando abbiamo un mal funzionamento del diaframma il rischio di avere una core stability non adeguata e quindi una lombalgia aumenta, come il rischio di una sua cronicizzazione.

Perché questa relazione?

La fisioterapia evidenzia come ci sia una correlazione significativa tra dolore lombare e la presenza di disturbi respiratori come asma, dispnea, forme diverse di allergia e infezioni respiratorie.

Mentre non si è riscontrata una relazione valida e sufficiente tra l’incidenza della lombalgia e la presenza di COPD.

Cerchiamo di spiegare e capire alla fine il motivo di questa correlazione.

Prima di tutto queste patologie respiratorie aumentano lo stato infiammatorio e la reattività del sistema immunitario.

Ormai è noto come le citochine pro-infiammatorie giochino un ruolo fondamentale nella modulazione della nocicezione, anche nel caso di lombalgia, sciatica, ernia del disco o comunque problemi lombari.

Così un primo fattore da considerare risulta sicuramente quello immunologico.

Un secondo fattore da considerare è la presenza di un pattern respiratorio alterato (diverso da quello che si ha con una respirazione corretta) in presenza di malattie respiratorie.

Questo limita di fatto la funzione stabilizzatrice del muscolo diaframma e dei muscoli inspiratori con anche una funzione respiratoria con un contributo minore del diaframma stesso.

Nelle persone che soffrono di lombalgia di contro, e a confronto con chi non ha dolori, il muscolo diaframma risulta:

  • Funzionare in modo sotto ottimale
  • Avere un’escursione minore in inspirazione
  • Essere più faticabile
  • Aver un minor controllo posturale

Studi recenti dimostrano infatti che l’allenamento dei muscoli inspiratori in pazienti con dolore lombare, aumenta la stabilità del tronco oltre alla forza dei muscoli stessi.

Un ulteriore fattore da prendere in considerazione in questa relazione è quello psicosociale.

Un paziente affetto da malattie respiratorie molto facilmente avrà alti livelli di stress e ansia, oltre a una ipervigilanza verso il dolore.

Anche a livello nervoso la sensazione di dispnea e il dolore hanno la stessa area emozionale e corticale: i centri paralimbici del cervello come l’insula, la corteccia cingolata anteriore e l’amigdala.

Tutti questi motivi possono spiegare come mai esista una stretta relazioni tra problematiche respiratorie e dolore lombare.

Il fumo e la lombalgia

Una correlazione finale molto interessante che è stata trovata è quella che lega il fumo con la lombalgia.

Prima di tutto fumare è un fattore di rischio per malattie respiratorie e di conseguenza la storia da fumatore di una persona diventa un importante indice predittivo sulla lombalgia.

Una meta-analisi dimostra come pazienti fumatori o ex-fumatori abbiamo un incidenza e una prevalenza maggiori di lombalgia nell’ultimo mese e nell’ultimo anno rispetto ai non fumatori.

Sempre dalla stessa review si sottilinea come i fumatori abbiamo una prevalenza più alta di lombalgia cronica e non rispetto agli ex fumatori nell’ultimo anno.

Nelgi anni si è visto come il fumo sia inoltre in grado di allungare i tempi di guarigione in caso di lombalgia e di aumentare gli outcome negativi in caso di operazioni alla colonna vertebrale come anche le complicanze e la durata dell’ospedalizzazione.

Perché il fumo può essere una causa di lombalgia?

Il fatto si può spiegare in diversi modi:

  • favorisce l’osteoporosi
  • riduce la perfusione dei dischi intervertebrali
  • aumenta il richio di degenerazione dei dischi
  • aumenta i livelli di citochine pro-infiammatorie nel sangue amplificando di fatto la sensazione di dolore
  • in genere è associato a un più basso livello di fitness e quindi a un maggior rischio di lombalgia
  • aumenta la forza dei muscoli inspiratori diminuendo la resistenza degli inspiratori

Quest’ultimo punto ancora una volta si traduce con la creazione di pattern respiratori deficitari specialmente a livello del diaframma.

Se soffri di mal di schiena lombare, ti invito a leggere questo articolo completo sulla lombalgia sia acuta che cronica.