La teora dei cinque elementi nella medicina energetica (MTC)

Teoria dei cinque elementi

I cinque elementi

La teoria dei cinque elementi nasce dalla medicina tradizionale cinese (MTC) e viene impiegata ogni giorno in moltissime discipline in tutto il mondo come lo shiatsu, l’agopuntura, la riflessologia plantare o in molti altri trattamenti riflessi.

Il suo utilizzo in così tante discipline si deve al fondamentale supporto che riesce a dare nell’indagine energetica sugli squilibri di una persona, per trovare cioè in modo preciso le cause di un eccesso o di un difetto energetico.

Chiamate anche cinque fasi energetiche o cinque movimenti, rappresentano quindi una fonte molto importante per indagare gli aspetti della vita e dei più diversi fenomeni o malattie.

Questa teoria prende origine molto anticamente e fonda le sue basi sull’osservazione diretta della natura e dell’uomo.

Ciascuna fase presenta così diverse caratteristiche legate tra loro da comprovate analogie.

I cinque elementi, da non confondersi con i 4 elementi che si studiano a scuola, sono in ordine:

  1. Legno
  2. Fuoco
  3. Terra
  4. Metallo
  5. Acqua

Caratteristiche

Ognuna di queste fasi energetiche costituisce un insieme di caratteristiche, fasi della vita, aspetti della realtà imprescindibili e diversi da quelli facenti parte alle altre sfere.

Avremo quindi per esempio che l’ira e il colore verde faranno parte della fase legno, ma non di quella metallo nella quale potremmo trovare invece la tristezza e il colore nero.

Nonostante ciò i cinque elementi non possono esistere l’uno senza l’altro, non possono isolarsi dagli altri 4, ma al contrario hanno al tendenza a influenzarsi costantemente a vicenda: proprio questi rapporti vivi che si creano costituiscono la base sia per un flusso relativamente costante e per tratti stabili della personalità di ogni uomo, sia per garantire il dinamismo necessario alle variazioni e gli adattamenti che fondano la vita.

Quindi esistono si delle sostanziali differenze per ogni fase, ma i cinque elementi si trovano sempre in collegamento tra loro, in particolare attraverso diverse tipologie di cicli: nutrizione, controllo, esaurimento e ribellione.

Il ciclo di nutrizione

Questo ciclo si potrebbe sintetizzare dicendo che tutte le fasi si alimentano reciprocamente e ognuna di esse è contemporaneamente figlia della precedente e madre della successiva.

Avremo allora che:

  1. il Legno genera il Fuoco (il legno brucia)
  2. il Fuoco genera la Terra (il nucleo di fuoco interno alla terra, la cenere come concime)
  3. la Terra genera il Metallo (il metallo viene estratto dalla terra)
  4. il Metallo genera l’Acqua (il metallo fuso diventa liquido)
  5. l’Acqua genera il Legno (l’acqua è indispensabile per la vegetazione)

In altre parole una madre sana è la premessa fondamentale per una figlia sana: l’energia del legno sarà fondamentale per avere un fuoco vivo e lo stesso varrà per il fuoco per la terra, la terra per il metallo, il metallo per l’acqua e l’acqua per il legno.

In questo modo il ciclo nutritivo può ricominciare: infatti ogni volta che il ciclo finisce con l’elemento acqua questo ricomincia con quello legno.

Un facile paragone della molteplicità dei cicli può essere fatto con le fasi della vita di un uomo e del periodo dell’anno:

  1. Dalla nascita ai 16 anni (maschi) e 14 (femmine) – Legno – Primavera
  2. Dai 16 ai 32 (ragazzi) e dai 14 ai 28 (ragazze) – Fuoco – Estate
  3. Dai 32 ai 48 (uomini) e dai 28 ai 42 (donne) – Terra – Tarda estate
  4. Dai 48 ai 64 (uomini) e dai 42 ai 56 (donne) – Metallo – Autunno
  5. Dai 64 agli 80 (anziani) e da 56 ai 70 (anziane) – Acqua – Inverno

Il ciclo di controllo

Il meccanismo che sta alla base di questo ciclo è leggermente differente dai precedenti in quanto spiega come un elemento influenzi l’equilibrio di quello successivo al sui elemento figlio: in termini più semplici il nonno controlla e frena il nipote perché quest’ultimo non diventi troppo forte.

Avremo in questo caso che:

  1. il Legno domina la Terra (la terra ricoperta di foreste)
  2. il Fuoco domina il metallo (fondendolo)
  3. la Terra domina l’Acqua (la terra assorbe e rende torbida l’acqua)
  4. il Metallo domina il legno (l’accetta per tagliare gli alberi)
  5. l’Acqua domina il Fuoco (l’acqua spegne il fuoco)

Il ciclo di esaurimento

Questo ciclo è sostanzialmente contrario a quello di nutrizione, ma in genere non viene preso molto in considerazione: quando accade in effetti si tratta molto spesso di patologie da trattare.

Succede quando un elemento figlio si trova in disturbo forte (da iperattività o da vuoto) e sottrae energia alla mamma portandola all’esaurimento.

Il ciclo di ribellione

Anche in questo caso abbiamo un ciclo opposto, ma al ciclo di controllo, che dimostra come anche il nipote possa contribuire all’equilibrio del nonno: in pratica un nipote diventato troppo forte per mancato controllo dell’elemento nonno può ribellarsi e arrivare a danneggiarlo.

Meridiani energetici

Ogni fase energetica è costituita da una parte Yin e una parte Yang (teoria yin-yang), che vengono identificate come uno o più meridiani energetici specifici, diversi tra loro, ma sempre in stretta relazione.

In particolare avremo:

  1. la fase Legno composta dal meridiano del Fegato (Yin) e della Vescica Biliare (Yang)
  2. la fase Fuoco composta dal meridiano del Cuore (Yin) e dell’Intestino Tenue (Yang), dal meridiano Maestro del cuore (Yin) e del Triplice Riscaldatore (Yang)
  3. la fase Terra composta dal meridiano della Milza (Yin) e dello Stomaco (Yang)
  4. la fase Metallo composta dal meridiano del Polmone (Yin) e dell’Intestino Crasso (Yang)
  5. la fase Acqua composta dal meridiano del Rene (Yin) e della Vescica (Yang)

Troveremo così i meridiani Yin all’interno dei cerchi (che rappresentano le varie fasi) dello schema dei cinque elementi, mentre tutti gli altri Yang si troveranno all’esterno.

Esercitandoci con molta pratica su questa teoria è possibile capire e aiutare molte persone nelle più diverse situazioni; esistono molti metodi di indagine energetica, come il test kinesiologico, l’esame dei polsi cinesi, l’osservazione del piede in riflessologia, ecc.

Tutti metodi molto validi la cui scelta è probabilmente fatta in base ai propri studi o inclinazioni personali, ma che comunque portano sempre a risultati simili e sono in grado di fornirci delle valide basi iniziali per capire la persona che ci troviamo davanti.