Smart Working: Ergonomia, postura e consigli per aumentare la produttività

Smart working, ergonomia e postura

Lo smart working può essere un’arma a doppio taglio, sia per la qualità del lavoro stesso, sia per la salute: improvvisarsi lavoratori a casa può portare sia a problemi di produttività limitata come verso dolori e altre problematiche.

Il lavoro agile in teoria porta con sé diversi lati positivi come l’assenza di vincoli di orario o di spazio e verte sull’organizzazione per obiettivi e fasi attraverso accordi specifici tra datore di lavoro e dipendente.

I vantaggi

Sulla carta lo smart working quindi sembrerebbe una cosa meravigliosa:

  • Risparmi sicuramente tempo perché non devi prepararti troppo (potresti lavorare in pigiama in alcuni casi), tanto lavorerai da casa e spesso senza webcam
  • Quindi ti puoi svegliare più tardi perché non hai il viaggio (e le code annesse) da fare per arrivare in ufficio
  • Risparmi i soldi della benzina o del biglietto per i mezzi pubblici
  • Se avessi la necessità di di fare la lavatrice o se arrivasse il corriere Amazon mentre lavori puoi staccare qualche minuto senza problemi

Purtroppo però come sempre, non è tutto oro ciò che luccica e anche in questo caso troviamo il rovescio della medaglia.

Gli Svantaggi

Lavorare da casa in smart working al netto dei vantaggi elencati prima ha purtroppo anche diversi svantaggi che tendono a presentarsi nel tempo:

  • La maggior libertà può indurti a condurre a lavorare anche in luoghi poco ergonomici come divano o addirittura a letto
  • Anche se fossi molto diligente e riuscissi a resistere alla tentazione, molto probabilmente la tua postazione di lavoro non rispecchia molto le regole di ergonomia di sedia, scrivania e schermo (che in un ufficio spesso sono prese in considerazione)
  • Quando lavori in un ambiente familiare avrai sicuramente maggiori distrazioni (cellulare, bambini, vicini di casa) che rallentano il lavoro, che per essere portato a termine necessiterà quindi di maggior tempo
  • Non avendo le tempistiche dettate dall’ambiente di lavoro, finirai spesso per scordarti le pause e protrarrai le sessioni di lavoro più del dovuto

Se uniamo adesso il fattore postura scorretta dovuta alla mancanza di ergonomia e il maggior tempo passato davanti allo schermo, puoi intuire come sia facile la nascita di tutta una serie di problematiche fisiche e posturali.

Problemi e dolori dovuti allo smart working

Il problema che sicuramente sta causando più grattacapi ai lavorati in smart working e magari anche a te è sicuramente il dolore alla cervicale, seguito a ruota dal classico mal di schiena, ma si difende bene anche il mal di testa (spesso legato a tensioni cervicale come nel caso del mal di testa da cervicale).

Se lavori in lavoro agile (scusa la ripetizione) sostanzialmente potresti avere qualche doloretto in zone specifiche che vengono messe in tensione in maniera maggiore.

In ordine di numero di casi abbiamo:

  • Collo, schiena e testa
  • Braccia, spalle, gomiti o polsi
  • Anche, ginocchia o caviglie

Rimedi posturali e soluzioni ergonomiche

Il collo è una delle regioni più colpite quando non viene rispettata la corretta altezza dello schermo: se hai uno schermo troppo basso, come un portatile, o troppo in alto stai obbligando la tua cervicale a mantenere una posizione scorretta per lungo periodo senza far riposare la muscolatura e le articolazioni.

Bastano pochi gradi, 10-15, per aumentare del doppio la pressione sui dischi intervertebrali!

Ed ecco che compare il classico dolore cervicale! (e in alcuni casi anche l’ernia cervicale)

Un aumento della tensione sulla cervicale può inoltre aumentare le tue probabilità di soffrire di mal di testa come in caso di cefalea muscolo-tensiva o cefalea cervicogenica (detta anche mal di testa da cervicale).

In questo quadro ovviamente anche le tue spalle possono risentire di qualche problema: una soluzione può essere quella di mantenere le spalle un po’ verso il basso e leggermente indietro, con una leggera adduzione delle scapole.

In ogni caso i rimedi posturali ed ergonomici per gli altri distretti anatomici possono portare beneficio anche alle tue spalle.

La tua schiena come dicevamo prima è sicuramente la seconda parte a cui devi stare più attento in particolare se stai lavorando dal divano o comunque su una sedia non molto ergonomica.

Per porre rimedio al tuo mal di schiena e magari evitare spiacevoli complicanze come l’ernia del disco lombare, prova a seguire questi semplici consigli ergonomici:

  • Posiziona le spalle come detto in precedenza
  • Mantieni la tua seduta bene in fondo alla sedia
  • Tieni le ginocchia a 90 gradi ed evita assolutamente di tenerle sotto la sedia (piuttosto in allungo)
  • Mantieni la colonna vertebrale dritta in rispetto delle curve fisiologiche

Quest’ultimo punto è forse quello più difficile da mantenere per un lungo periodo (in realtà anche dopo 5 minuti) per una questione di multitasking.

Proprio per questo motivo ti consiglio di usare una sedia ergonomica reclinabile con un’inclinazione di 100°-110° per diminuire la pressione sui dischi.

Se prima di investire in una sedia ergonomica per il tuo smart working vuoi provare una soluzione più semplice, ma comunque funzionale ti consiglio l’utilizzo di un cuscino di supporto lombare.

Lo puoi trovare in internet a pochi euro oppure puoi arrotolare un asciugamano e posizionarlo nella convessità lombare per mantenere la lordosi corretta ed evitare la rettilineizzazione della curva lombare.

Per salvaguardare i tuoi polsi, i gomiti oltre che gli arti superiori in toto è fondamentale controllare la posizione della tastiera, che deve stare:

  • appena sotto il livello dei gomito
  • a una distanza alla quale le braccia risultino di fianco al tronco
  • con l’apertura dei gomiti sia intorno ai 100°-110°
  • ricordati di posizionarla con una inclinazione leggermente negativa

Un ausilio molto utile che puoi usare è il poggia polsi per scaricare le tensioni: meglio se ne prendi uno per la tastiera e uno per il mouse.

Infine per evitare dolori fastidiosi alle tue anche, ginocchia o arti inferiori in genere ti consiglio di fare pausa ogni 45 minuti di lavoro continuativo alzandoti e cercando di camminare ed eseguire magari qualche esercizio di mobilizzazione semplice e di stretching.

Altre soluzioni bonus per migliorare la produttività nello smart working

Concludo questo bell’articolo che spero ti sia stato utile con una chicca per migliorare la tua produttività durante le giornate di smart working.

Una lista di 5 punti fondamentali per migliorare il tuo lavoro ottimizzando le tempistiche con cui raggiungerai i tuoi obiettivi:

  • Location: cerca di ritagliarti uno spazio distinto e ben posizionato, che non usi per altre attività come cucinare, dormire o guardare netflix.
  • Idratazione: tieniti sempre a portata di mano dell’acqua e magari qualche snack sano.
  • Minimizza le distrazioni: chiudi qualsiasi applicazione non inerente al tuo lavoro, spegni la tv, il cellulare in silenzioso evitando le notifiche provenienti da email e social network.
  • Programma una routine giornaliera: prendi un calendario e segna obiettivi specifici e tasks.
  • Prenditi le giuste e regolari pause: concediti brevi e frequenti pause cercando di non interrompere il tuo flow per troppo tempo. Mai sentito parlare del metodo pomodoro?