Cosa significa studio in cieco, doppio cieco o triplo cieco? La spiegazione

Studio in cieco, doppio cieco e triplo cieco

Mai sentito parlare di studio scientifico in cieco semplice? E in doppio cieco? E in triplo cieco?

Molto spesso si sente parlare di ricerche all’avanguardia, novità confermate da questa o quella rivista scientifica, ma non sempre è oro quello che luccica.

Sapere cos’è uno studio in cieco è importante

Specialmente negli ultimi anni dove internet e i social network la fanno da padrone, qualsiasi notizia riesce a essere divulgata in modo velocissimo, espandendosi a macchia d’olio in poche ore.

Diventa così fondamentale trovare un modo per scremare questa fiumana di news più o meno corrette.

Conoscere la differenza tra uno studio scientifico qualsiasi e uno in cieco (semplice, doppio o triplo) risulta quindi un ottimo inizio.

Lo studio in cieco

Gli studi scientifici sono sempre una bella cosa, specialmente quando si parla di salute!

Senza la ricerca e l’impegno dei ricercatori non saremmo così evoluti in ambito medico, non sapremmo come trattare un paziente emiplegico o lombalgico, ma purtroppo non tutti questi studi sono eseguiti allo stesso modo e con gli stessi criteri.

Capita spesso che degli studi scientifici facciano molto scalpore e riscuotano molto risalto, anche senza possedere i requisiti necessari per risultare scientificamente validi e degni di nota.

La condivisione senza filtri, il giornalismo selvaggio e l’ignoranza in questi campi porta spesso a dare enorme risalto a cose che non andrebbero quasi neanche lette.

Qualsiasi tecnica, qualsiasi metodica, qualsiasi protocollo per essere validato dalla comunità scientifica, per ricevere un buon numero di consensi dai professionisti, infatti deve essere quasi sempre supportato da uno studio scientifico in cieco.

Questo perché esistono dei fenomeni non controllabili come l’effetto placebo che rischia di falsare i risultati.

Gli studi in cieco mirano proprio a limitare questi effetti consci o inconsci di aspettativa, evitando di mettere a conoscenza di determinate informazioni alcune persone coinvolte nella ricerca.

Studio in cieco semplice

La prima tipologia di studio scientifico che andiamo ad analizzare è quello in cieco semplice, il tipo più facile da eseguire e immediato da comprendere.

Vediamo passo passo le sue caratteristiche principali (in modo semplificato), prendendo come esempio lo studio di un farmaco:

  • i pazienti vengono divisi in due gruppi
  • un gruppo prende il farmaco
  • l’altro gruppo prende una pastiglia senza il principio attivo
  • tutti i partecipanti appartenenti ai due gruppi sono convinti di prendere il farmaco col principio attivo
  • il medico che da il farmaco e chi analizza i risultati conoscono quali pazienti appartengo ai diversi gruppi

Lo studio in cieco semplice permette di misurare l’effetto placebo diretto derivante dal fatto di sapere di stare prendendo un farmaco.

Confrontando i risultati dei due gruppi si può capire quale sia la reale efficacia del principio attivo, escludendo di fatto parte dell’effetto placebo.

In sostanza se i tutti i pazienti soffrono di cervicalgia, e il gruppo che ha preso il farmaco è stato meglio in media di 5 punti e il secondo gruppo placebo di 3 punti, in realtà il farmaco ha un’efficacia di 2 punti.

Studio in doppio cieco

Riprendendo l’esempio di prima, lo studio in doppio cieco possiede le stesse caratteristiche dello studio in cieco semplice, solo che in questo caso anche il medico non è a conoscenza di quale paziente appartiene a quale gruppo.

Dal suo punto di vista ogni persona sta assumendo lo stesso farmaco, senza sapere chi sta prendendo un placebo.

Questo permette di escludere che le convinzioni del medico possano influenzare il paziente convincendo maggiormente della bontà della cura il gruppo che sta prendendo il farmaco vero.

Lo studio in doppio cieco, quando si parla di medicina e psicologia è l’unica via per valutare nel modo corretto i risultati di un esperimento (sia che riguardi il dolore cervicale, o i mal di testa o la SLA o qualsiasi altra patologia).

A oggi, solo dopo aver ottenuto dei risultati validati da questo metodo di ricerca, i farmaci e le terapie possono essere ritenuti efficaci dalla comunità scientifica.

Il doppio cieco viene quindi considerato l’attuale gold standard

Studio in triplo cieco

Un’ultima tipologia di ricerca che punta a minimizzare al massimo gli effetti placebo è quella in triplo cieco.

Questa procedura cerca di limitare un eventuale fraintendimento involontario nella lettura dei risultati dovuto a preconcetti e aspettative di chi osserva.

Per essere definito triplo cieco, una ricerca deve seguire le stesse caratteristiche del doppio cieco, con però un’aggiunta:

anche chi valuta i risultati, come gli elaboratori statistici, deve essere all’oscuro di quali partecipanti allo studio siano nel gruppo di controllo o placebo.

Non di semplice applicazione, il triplo cieco risulta essere la metodologia migliore per ottenere risultati il più veritieri possibili e il meno falsati dall’effetto placebo.

Perché tutta questa attenzione?

Sorgono così delle domande spontanee:

  • perché si deve fare così tanta attenzione nel mondo della ricerca
  • perché bisogna saper scindere una ricerca in doppio cieco da una ricerca non in cieco.

La risposta è semplice:

Effetto placebo!

(se non sai cos’è un placebo a fine articolo ti lascio il link a una spiegazione completa.

Il nostro mondo, la nostra medicina e la nostra comunità scientifica posseggono termini valutativi molto precisi per validare o meno una scoperta.

Questo dovrebbe proteggerci da tutti gli eventuali falsi positivi.

Alcuni limiti

Ti riporto un esempio pratico per capire quali siano i limiti attuali del nostro metodo scientifico attuale: il massaggio.

Quasi sicuramente avrai provato le brezza di farti fare un bel massaggio, sia per bisogno che per piacere.

Saprai anche sicuramente che il massaggio porta diversi benefici e proprietà curative.

Bene, ma come possiamo sapere se sono reali e non sono un effetto placebo?

Certo! Applichiamo quanto scritto sopra, lo studio in doppio cieco!

Piccolo problema: un qualsiasi trattamento manuale è per sua definizione e per forza di cose operatore dipendente, anche a parità di tecnica applicata.

Provo a spiegarmi meglio prendendo come esempio una situazione in cui volessi validare la mia tecnica rivoluzionaria (e inventata adesso), dovrei:

  • Prendere un tot di pazienti con la stessa patologia
  • Dividere il gruppo in due
  • Al primo gruppo applicare il mio miracoloso trattamento
  • Al secondo gruppo applicare un massaggio classico, ma pensando di stare applicando la mia tecnica rivoluzionaria (altrimenti sarebbe un trattamento in cieco semplice, non in doppio)…

Ecco il problema, questo ultimo punto non è possibile! Il doppio cieco risulta quindi inapplicabile.

Ovvio che esistono moltissime ricerche che testimoniano come la massoterapia sia efficace, ma non potrà essere mai validata effettivamente.

Ecco quindi che hai capito che anche il nostro sistema ho dei limiti, ma rimane comunque la miglior strategia attuale per avere sicurezza almeno quando parliamo di salute.

Come promesso ecco il link per capire in modo semplice cosa sia questo benedetto effetto placebo che ho citato molte volte in precedenza: scopri cos’è l’effetto placebo)