Ortica: una pianta piena di proprietà

Ortica

L’ortica e una pianta perenne alta da 0,5 a 1,5 metri appartiene alla famiglia delle urticacee; sia il fusto a sezione quadrata che le foglie ovali cuneiformi, a denti triangolari e pelose, contengono una sostanza orticante composta da istamina e altro sostanze che provocano bruciore e prurito nel malcapitato che le tocca.

Diffusa in tutto il mondo, l’ortica può crescere in ogni dove fino ad un’altitudine di 2500 metri, ma predilige i luoghi umidi vicini alle zone abitate, vale a dire terreni con molto azoto.

Le proprietà curative dell’ortica

Sia l’Urtica dioica sia l’Utica ures hanno moltissime proprietà e sia per questo che per la facilità con cui si trova l’ortica risulta essere tra le più apprezzate piante selvatiche.

In generale è molto ricca di vitamina C, di silicio, ferro, manganese, potassio e calcio, di carotene, acido folico, tannino e istamina (ma anche acetilcolina, clorofilla, acido gallico e formico).

Proprio grazie a queste sue ricche componenti l’ortica possiede molte proprietà curative:

  • depura l’organismo, aiuta la diuresi e alcalinizza il sangue facilitando l’eliminazione di tossine e metaboliti acidi.è consigliata in caso di affezioni reumatiche, di artrite, di gotta, di calcoli renali, di renella
  • grazie all’alto contenuto di ferro e clorofilla aiuta in molte tipologie di anemie
  • tonifica e ha proprietà ricostituenti, utile in caso di convalescenza
  • emostatica e vasocostrittrice (per emorragie meglio consultare il medico)
  • aiuta la digestione e migliora l’assimilazione dei cibi grazie alla creatina, un ormone capace di stimolare il succo pancreatico e il movimento di stomaco e cistifellea
  • vivifica la flora batterica e aiuta a dimagrire
  • in caso di dissenteria viene utilizzata per fermare la diarrea
  • è stato dimostrato come le foglie di ortica abbassino i livelli di zucchero nel sangue
  • aiuta e migliora l’allattamento
  • grazie alla sua azione emolliente migliora le condizione della pelle, pulendola e rendendola più bella
  • rinforza cartilagini e unghie fragili

Come raccoglierla

Ortica cestoL’ortica è una pianta perenne che quindi si trova tutto l’anno, ma è consigliabile la raccolta in primavera (fatene scorta per l’inverno) ed estate e magari dopo una fresca pioggia, ma si possono trovare nuovi getti anche in autunno dopo il taglio del fieno. Essendo una pianta molto orticante è doveroso munirsi di forbici e guanti spessi onde evitare fastidiose orticazioni alle mani (che comunque scompaiono in poco tempo senza controindicazioni). In cucina, e per creare composti, i getti migliori sono quelli primaverili, più nuovi e freschi perché hanno un potere curativo più alto rispetto agli altri.

Conservazione

Dopo aver finito la vostra raccolta stagionale prendete l’ortica e fatela subito essiccare in un luogo caldo e buio (perderanno rapidamente tutta l’acqua) in modo che perda il suo potere orticante. Questo viene meno già dopo circa 24 ore o dopo bollitura.

Infine conservatele in scatole ermetiche o comunque che si chiudano bene.

Preparazioni

Infuso di ortica: 50 gr. di foglie fresche in un litro di acqua bollente per 10 minuti.

Decotto di erba fresca: 30 g di ortica fresca in mezzo litro d’acqua fredda,, bollire per 10 minuti, filtrare e bere caldo o freddo.

Pomata: sciogliere 250 g di cera d’api sbiancata in un recipiente a bagnomaria, versarvi 30 g di ortica essiccata e far cuocere a fuoco bassissimo per circa 2 ore. Filtrare in un recipiente coperto da un telo e mentre è ancora calda, usando guanti di gomma, spremere bene. Passare subito in vasetti di vetro scuro.

Tintura: si trova già pronta in erboristeria o nelle farmacie con reparto erboristico. Per prepararla: porre 20 g d’ortica essiccata in 100 ml di alcool a 25°C e lasciare macerare per 5 giorni, quindi filtrare e conservare in bottiglie scure.

Succo: per ottenere 100 ml di succo occorrono grandi quantità di erba fresca, circa 10 kg.

Esempi di utilizzo

Dell’ortica non devono essere consumati o comunque utilizzati i semi; detto questo l’ortica può essere utilizzata in molti modi, come decotto, succo, infuso, sciroppo o semplicemente cruda; gli impieghi sono veramente tanti e tra questi troviamo:

  • utilizzando esternamente il succo fresco combatte la perdita dei capelli e rinforza il cuoio capelluto. E’ molto efficace in caso di seborrea, forfora
  • in caso di psoriasi ed eczemi applicare sulla parte un po’ di pomata prima di coricarsi e può combattere efficacemente la pelle grassa
  • cataplasmi delle foglie di ortica sbollentate e tritate sono ottime per le irritazioni cutanee e per le ferite in quanto ha un effetto cicatrizzante
  • gli impieghi popolari di quest’erba vertono soprattutto alla cura dei reumatismi, alla depurazione del sangue nelle cure primaverili ed in presenza di manifestazioni cutanee come le foruncolosi e le dermatosi conseguenti a disordini alimentari e a cattiva eliminazione delle tossine
  • Stress fisico e psichico: decotto d’ortica fresca 3 tazze al giorno, un bicchiere di succo a digiuno tutte le mattine
  • in caso di artrite, reumatismi, emorroidi, sciatica, tendiniti, bruciature, distorsioni, punture d’insetti si possono integrare le cure con frizioni con la pomata sulle zone doloranti
  • la radice sembra migliorare le manifestazioni legate all’ ipertrofia prostatica, limitando le dimensioni della prostata, forse per una interazione tra sostanze presenti nell’ortica e le proteine sieriche che legano normalmente gli androgeni
Questi sono solo alcuni esempi di impiego dell’ortica, ma per sapere come assumere l’ortica per il vostro caso specifico è sempre meglio consultare uno specialista.

L’ortica in cucina

Ortica cremaPrevia bollitura viene usata per le minestre ed i risotti o le frittate. Buona fonte di proteine, la si può utilizzare come sostitutivo in tutte quelle pietanza che utilizzano spinaci perché ha un gusto astringente e leggermente acidulo, molto gradevole; inoltre la polvere ottenuta dalle foglie essiccate può essere sparsa sul cibo.

Con l’ortica si fanno ottimi piatti: zuppa di ortiche, oppure ortiche alla crema. Si preparano come gli spinaci o l’insalata cotta, sostituendoli vantaggiosamente. Naturalmente, una volta cotta, l’ortica non pizzica più, anzi diventa morbidissima come il velluto per lo stomaco.

Avvertenze e controindicazioni

Qualunque parte della pianta ortica, quindi fate molta attenzione e se doveste toccarla avvertirete un forte bruciore (dovuto essenzialmente all’istamina, all’acetilcolina e all’acido formico. In questi casi non strofinarsi o sfregarsi perché in qualche minuto il prurito si attenua da solo senza effetti collaterali (altrimenti usare del bicarbonato umido).

Per il suo effetto diuretico è sconsigliata l’assunzione in caso di edemi o malattie cardiache.

Prima del consumo o applicazione per scopi curativi chiedete informazioni al vostro farmacista, medico o erborista, i semi non vanno mai consumati.

Curiosità sull’ortica

Cercando sui libri e in internet ho trovato moltissime notizie curiose riguardo l’ortica e i suoi impieghi, vi riporto quelle secondo me più interessanti:

  • mettendo 100gr di ortica a macerare per 7 giorni in un litro di acqua si può ottenere un ottimo fertilizzante per le nostre piante di casa, grazie all’aiuto dei minerali e clorofilla che contiene; molto utile anche come antiparassitario (anche il decotto funziona)
  • sempre facendo macerare le foglie per dodici ore si ottiene un ottimo aficida con azione insetticida
  • viene utilizzata per il foraggio degli animali e aggiunta al mangime delle galline per migliorare la produzione di uova, grazie al suo alto contenuto di sostanze nutritizie
  • il suo nome deriva dal latino e significa “bruciare”
  • nella tradizione veniva usata per combattere i reumatismi orticando la parte del corpo colpita
  • l’ortica è naturalmente una pianta infestante, ma svolge un ruolo importante sulle piante a lei vicine aumentandone il contenuto di oli essenziali
  • in molte tradizioni popolari si pensa che l’ortica allontani influssi negativi e malefici; quando gettata nel fuoco allontani i fulmini
  • viene ancora utilizzata per estrarre clorofilla e come colorante di tessuti delicati come la lana (le radici per il giallo, le foglie per il verde)
  • da essa si ricavavano fibre tessili molto resistenti simili alla canapa (lo si pratica ancora in Siberia)

Scrive Maurice Mességué: Perché mai si getta alle ortiche ciò che non si ama più? Io getterei alle ortiche proprio coloro che amo di più. Se dalle vostre escursioni in campagna e dai vostri picnic domenicali doveste riportare soltanto una pianta, che questa sia l’ortica, Sono grato a mio padre d’avermi insegnato a farmela amica.

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