Cause della Cervicalgia: punto di partenza per la cura della cervicale

Cervicale: le cause che provocano la cervicalgia

Cosa causa il mio dolore cervicale? Questa domanda è fondamentale per riuscire a trovare la cura adatta alla vostra cervicalgia, sia acuta che cronica.

Anatomia e biomeccanica

Partiamo con qualche breve cenno di anatomia: per cervicale intendiamo quel particolare tratto della colonna vertebrale che si estende dalla prima vertebra dorsale e fino all’osso occipitale.

La biomeccanica della curva lordotica cervicale ci insegna come siano presenti molti più gradi di movimento rispetto ad altre zone vertebrale: questo rende la zona molto flessibile, ma anche molto delicata.

Anche i corpi vertebrali, i muscoli e le articolazioni risultano più piccoli e quindi meno resistenti se paragonati ad esempio a quelli della zona lombare o dorsale.

Viene facile intuire il perché la cervicale sia una zona molto sensibile e incline al dolore, specialmente se di origine muscolo-tensiva.

Colpi di frusta e incidenti

Molti pazienti mi riportano di aver cominciato a soffrire di dolore cervicale dopo un tamponamento o un infortunio.

Dopo questi eventi spiacevoli è sempre consigliabile fare la dovuta fisioterapia per ridonare la giusta armonia a muscoli e articolazioni.

Il problema nasce proprio qui: mi capitano molto spesso casi in cui i pazienti non hanno fatto o non è stata loro consigliata la corretta strategia riabilitativa (normalmente terapie manuali ed esercizio terapeutico).

Lo schema della sintomatologia normalmente assomiglia a questo:

  • Incidente
  • Forte dolore
  • Immobilizzazione e terapia farmacologica
  • Fisioterapia sbagliata o non eseguita
  • Miglioramento momentaneo dovuto ad adattamento antalgico del corpo
  • Ritorno alla sintomatologia a distanza di tempo

Perché tornano i problemi a distanza di tempo?

La risposta è semplice: il corpo per non sentire dolore crea un adattamento antalgico, ma questo non può essere mantenuto troppo a lungo portando di nuovo al dolore, anche in zone diverse.

La soluzione è correggere l’adattamento e trovare la vera causa del dolore: contrattura muscolare, trigger points, rettilineizzazione della curva, ecc ecc

Proprio quest’ultima, la rettilineizzazione del tratto cervicale, è una situazione posturale molto comune che aumenta molto la tensione a carico dei dischi intervertebrali (attenzione all’ernia del disco cervicale).

Sedentarietà e tecnologia

La sedentarietà è uno dei maggiori fattori di rischio per la vostra cervicale e negli ultimi anni a causa del repentino cambio di stile di vita è in costante incremento.

L’invasione della tecnologia nelle vostre vite come nel lavoro è un fattore determinante nella diminuzione di movimento durante la giornata e di conseguenza delle patologie cervicali in questi ultimi anni (vale anche per le lombalgie).

Passiamo sostanzialmente troppo tempo davanti a smartphone, pc e schermi tv:

  • L’appassionato delle serie tv col mal di testa da cervicale perenne
  • L’amante dei social sempre col cellulare in mano col torcicollo
  • La segretaria davanti al computer per ore che continuta a massaggiarsi il collo per i dolore
  • Il giovane giocatore incallito di videogiochi con rettilineizzazione del tratto cervicale

Questi sono solo alcuni esempi dei nuovi pazienti che arrivano al mio studio.

Oltre all’aumento della sedentarietà e alla posizione non naturale che questi mezzi tecnologici ci costringono a mantenere per ore, con le conseguenti tensioni muscolari, un altro problema posturale deriva dagli occhi.

Fissare sempre dalla stessa distanza uno schermo, per di più illuminato, porta nel tempo a problemi oculomotori e di convergenza: esiste un collegamento fisiologico tra questo aspetto e l’aumento delle tensioni posturali nella zona cervicale.

Postura, studio e lavoro

Il problema postura è fondamentale quando parliamo di lavoro o studio per tante ore consecutive davanti a una scrivania, magari con ancor meno voglia del solito perchè è lunedì.

Chi passa molto tempo seduto a leggere o scrivere dovrebbe prestare molta attenzione al suo atteggiamento posturale:

Ma chi ci riesce per più di 10 minuti?

Il problema nasce infatti quando queste posture vengono protratte per molto tempo, diventando di fatto molto nocive per la nostra salute!

Il nostro corpo viene così indotto verso una serie di compensi che spesso sovraccaricano proprio la zona cervicale, portando a continue contratture e tensioni costanti che provocano sintomi anche molto debilitanti

La salute della nostra colonna vertebrale è legata alla quantità e qualità di movimento giornaliero: camminare, fare esercizi (mi raccomando specifici per il vostro problema cervicale) possono essere la soluzione per dire addio a dolori e tensioni, non solo cervicali, ma anche lombari (lombalgia).

Una questione di stress e ansia

Indagare le cause che portano ai sintomi della cervicalgia, come abbiamo visto fino ad adesso, non è sicuramente una faccenda breve.

Di sicuro la cervicale sta diventando ogni giorno sempre più il punto debole della nostra colonna, forse perché è il luogo prediletto per l’accumulo di tensione muscolare ed emotiva.

Stress e ansia sono il pane quotidiano per molte persone: problemi di varia natura, famiglia e lavoro non ci lasciano molto tempo per prenderci cura di noi e per ragionare con mente fredda e lucida.

Questo stile di vita forzato verso il fare sempre il più possibile a denti stretti e senza mai tirare il fiato, porta a un aumento considerevole dello stress che quasi mai siamo in grado di gestire nel modo corretto.

In ambito fisioterapico dove si riflette tutta questa tensione emotiva?

  • Muscoli del collo come l’elevatore della scapola, il trapezio o lo sternocleidomastoideo
  • Muscoli masticatori come il massetere, il temporale, lo pterigoideo interno ed esterno con conseguente serraggio continuo dei denti e/o bruxismo (digrignamento dei denti)
  • Muscolo diaframma con apnee (anche notturne) e respirazione alta (toracica) frequente e superficiale

Un diaframma che lavora male abbinato a una costante tensione a livello dei muscoli masticatori e dell’articolazione temporo mandibolare sono cause molto comuni della cronicizzazione della cervicalgia o del classico mal di testa da cervicale (cefalea cervicogenica).

Quando visito una persona che lamenta problemi al tratto cervicale, specialmente se cronici (presenti da molto tempo), cerco per prima cosa di valutare la presenza di questi fattori cronicizzanti e solo dopo imposto col paziente un piano terapeutico personalizzato.

Volete altre informazioni utili su come curare la vostra cervicalgia?

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