Ginseng: benefici, proprietà e controindicazioni

Ginseng

Il ginseng è un termine che deriva dal cinese rensheng, uomo in italiano, scelta per sottolineare la tipica forma antropomorfa delle sue radici ed è attribuita a diverse specie di piante facenti parte della famiglia delle Araliaceae.

Gli estratti ricavati da queste radici sono molto numerosi e in genere hanno tradizioni anche millenarie, specialmente quando parliamo dell’uso del ginseng nella medicina tradizionale cinese.

Ginseng è una droga costituita dalle radici disseccate del Panax ginseng (Panax viene dal greco, dalla composizione della parola pan “tutto” e akèia “cura”) che possiede un odore tenue accompagnato da un sapore leggermente piccante, inizialmente amarognolo, poi dolciastro.

Fin dai tempi più antichi e ancora oggi, le radici di ginseng, dure, flessibili, lunghe da 3 cm a 20 cm e ricoperte da rugosità longitudinali, sono considerate dei rimedi insuperabili, con proprietà afrodisiache e rivitalizzanti, per combattere, stanchezza, spossatezza, impotenza e l’invecchiamento; oggi troviamo i principi di questa pianta in molti preparati, in genere utilizzati per persone in convalescenza, per gli sportivi e gli anziani: non per niente il ginseng è uno dei prodotti erboristici più utilizzati e venduti al mondo.

Esistono diverse tipologie di ginseng, con proprietà differenti dipendenti dal luogo di provenienza, ma la più studiata e famosa è sicuramente la qualità Panax ginseng, proveniente da Cina e Corea.

In questo articolo descriveremo questa tipologia di arbusto, ma a fine articolo trovate un elenco delle altre specie di ginseng.

Proprietà del ginseng

Studi moderni evidenziano la rinomata azione sul sistema nervoso centrale dove è in grado di modulare lo stato di eccitazione dei neuroni centrali in modo da aumentare la possibilità di avere risposte ottimali sia a stimoli esterni che interni.

Considerato come una droga tonica possiede proprietà adattogene capaci di migliorare le difese e il sistema immunitario, oltre ad aumentare le capacità fisiche e mentali di resistenza: il ginseng infatti agisce a livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene inducendo al liberazione di cortisolo, l’ormone dello stress, capace di migliorare la risposta allo stress psicofisico.

Parlando degli effetti afrodisiaci, sembra essere legato alla capacità di aumentare il rilascio di ossido nitrico dalle cellule endoteliali dei corpi cavernosi del pene e quindi di ottenere una migliore erezione (la migliore qualità in questo caso è quella rossa che deve la sua colorazione al suo trattamento con il vapore a 120-130°C per qualche ora e alla sua successiva essiccazione).

I benefici in caso di diabete di tipo II riportati in molti studi su topolini diabetici non hanno ancora trovato pieno riscontro nella controparte delle ricerche umane; in particolare si è visto che le sue proprietà ipoglicemizzanti sarebbero causati dai ginsenosidi e i panaxani: i primi favorirebbero la sintesi pancreatica di insulina e il trasporto di glucosio nel fegato, i secondi diminuirebbero la sintesi di glucosio a livello epatico aumentando il suo utilizzo a livello muscolare e di altri tessuti.

Nelle radici del ginseng troviamo principalmente:

  • alto contenuto di vitamine (B1, B2, C..), oli essenziali e oligoelementi (magnesio, calcio, fosforo, ferro..)
  • polisaccaridi (panaxani)
  • principi attivi ginsenosidi quali le saponine triterpeniche

Le proprietà attribuite al ginseng sono molte:

  • aumenta le resistenze dell’organismo ai fattori di stress anche termici
  • migliora l’appetito e fortifica la bocca dello stomaco
  • aumenta la resitenza alla stanchezza sia fisica che mentale alleviando la stanchezza
  • le virtù afrodisiache (è considerata una delle piante afrodisiache) sono probabilmente quelle che hanno portato al successo questa pianta anche in occidente, anche se ancora oggi prive di conferme scientifiche
  • le proprietà curative sembrano invece aver trovato qualche conferma specialmente quando si parla di condizioni come diabete di tipo 2, insonnia, gastriti, ipotensione, stress e affaticamento
  • altri effetti che troviamo sono quelli antiossidanti, antiinfiammatori, antipiretici, ipocolesterolemizzanti, probiotici, radioprotettivi, anticancerogeni; purtroppo molti di questi effetti sono stati dimostrati solo sugli animali
Questi studi e dichiarazioni sono comunque da prendere con le dovute precauzioni: il business che gira intorno a questa pianta è molto anno, anche perché è coltivabile solo in alcune zone dell’Asia e in Europa non viene coltivata: i dubbi sorgono spontanei e spiegano il motivo per cui alcune persone la vedono come una panacea per tutti i mali e altri essenzialmente come acqua sporca.

Effetti collaterali e controindicazioni

Avendo principi attivi molto presenti, non bisogna abusare nell’assunzione di ginseng per evitare spiacevoli effetti collaterali e controidicazioni:

  • un’assunzione con dosi eccessive può dare sintomatologie come nausea, diarrea, orticaria, ipertensione, palpitazioni, mal di testa, insonnia, dolore mammario, oltre a casi di allergia allo stesso
  • è in particolare controindicato per chi soffre di ipertensione, emorragie, ulcera duodenale, ansia ed insonnia grave
  • interazioni con alcuni farmaci come fenelzina (psicofarmaci Nardil) e Warfarin (anticoagulanti Cumadin), ipoglicemizzanti orali, insulina

Prima dell’assunzione è fondamentale controllare l’origine e il contenuto di ginseng: esistono infatti molti casi in cui lo si può trovare di bassa qualità e tagliato insieme ad altre radici di dubbia provenienza.

Qual’ora decidiate per l’assunzione di ginseng ricordatevi di evitare periodi troppo lunghi di assunzione, con un massimo di 5-7 settimane, al termine del quale dovrà seguire un periodo di riposo dall’assunzione successiva.

Origini e diverse specie di ginseng

Originario delle foreste dell’Asia orientale nell’emisfero settentrionale, viene coltivato in molti paesi e purtroppo difficilmente è trovabile naturalmente.

Esistono molte varietà di ginseng, ma abbiamo 3 principali qualità:

  • il ginseng classico e più conosciuto, della famiglia panax di cui abbiamo parlato in questo articolo, proveniente dalla Cina e dalla Corea
  • l’eleuterococco o ginseng siberiano, proveniente dalla Russia
  • il parax quinquefolius o ginseng americano