Stress: come sapere quando e quanto siete stressati

Come sapere quando stress

  1. Perché è importante saperlo?
  2. Cosa succede all’interno del nostro corpo?
  3. Le 5 fasi dello stress cronico

Perché è importante saperlo?

Nella mia esperienza penso sia veramente importante se non fondamentale sapere quando si è stressati e probabilmente ancor di più essere in grado di riconoscere quanto lo si è, fino a che punto ci siamo spinti e abbiamo spinto il nostro corpo a sopportare situazioni che nel tempo, se non vengono prese delle contromisure, ci porteranno a una patologia.

Quando siamo in grado di fare questo, partiamo con un enorme vantaggio: siamo consapevoli della nostra situazione!

Come esseri consapevoli e intelligenti a questo punto scattano tutti quei meccanismi consci e inconsci che ci permettono di affrontare questi problemi con la giusta volontà e nelle migliori condizioni: i provvedimenti che prenderemo nella nostra vita per far fronte allo stress saranno più efficaci e sicuri, senza correre il rischio di vederci tornare sui nostri passi per mancanza di convinzione.

Cosa succede all’interno del nostro corpo?

Quando siamo in presenta di uno o più stressors, il nostro corpo reagisce a questi secernendo diversi ormoni e stimolando il sistema nervoso simpatico; questo provoca alcuni cambiamenti organici nel nostro organismo:

  • aumento del metabolismo
  • accelerazione dei battici cardiaci
  • innalzamento della pressione sanguigna
  • vasocostrizione cutanea
  • aumento della sudorazione
  • incremento della funzione respiratoria
  • afflusso di sangue ai muscoli e aumento del loro tono
  • diminuzione delle funzioni digestive
  • la bocca s’inaridisce
  • i peli cutanei si rizzano
  • le pupille si dilatano
  • aumento di inquietudine
  • diminuzione della concentrazione (che invece è massima quando si è completamente rilassati)

Queste reazioni in molta gente si protraggono per molto tempo favorendo condizioni come l’iperattività: persone che lamentano di non potersi mai rilassare anche dopo aver superato un impegno importante; molte volte si tratta proprio di dipendenza dallo stress, dipendenza dovuta dalle droghe naturali che il corpo produce, le beta endorfine (euforia del corridore).

Per protrarre la fase di resistenza più a lungo possibile queste persone fanno uso di stimolanti artificiali, come la caffeina o altre sostanze.

Le 5 fasi dello stress cronico

Abbiamo visto cosa succede al nostro corpo a livello fisiologico e questo può darci da delle precise indicazioni sul quando siamo stressati. Ora andiamo a vedere come capire il nostro livello di stress analizzando da vicino le 5 fasi del distress cronico.

  • Cominciamo con una generale stanchezza cronica, sia fisica che mentale che si traduce in una quotidiana difficoltà ad alzarsi la mattina dal letto e in una necessità di bere bevande eccitanti come caffè e tè sia per svegliarsi sia durante tutta la giornata; la stanchezza è particolarmente presente la sera a fine lavoro, accompagnata da un impellente desiderio di sdraiarsi sul letto. Molte persone cadono nella trappola dell’alcol, nell’illusione che qualche bicchierino possa rilassarle. Questa stanchezza continua a crescere di giorno in giorno, anche perché il sonno risulta poco ristoratore.
  • La seconda fase mette in crisi i rapporti interpersonali attraverso l’instaurarsi di continui sospetti e diventando ostili verso tutti. Diminuisce l’autocontrollo facendo diventare le persone in questa fase sempre più nervose e scattanti anche per motivi immaginari o comunque di poca rilevanza. Il passo successivo è un progressivo isolamento dalla vita sociale con una graduale diminuzione degli incontri e dei rapporti con altre persone, siano esse amici o parenti. Si tende così a chiudersi in se stessi, vedendo il mondo come un ambiente ostile e ogni difficoltà come insormontabile.
  • La terza fase si trascina dietro l’irritabilità di che abbiamo visto poco prima, ma questa volta non viene più rivolta verso l’esterno, ma interiorizzata, provocando non poche turbe emotive e problemi a tutto l’organismo. Chi si trova qui è generalmente più insicuro, confuso e difficilmente riesce  a prendere una decisione. Inoltre vi è una grande instabilità emotiva caratterizzata da momenti di depressione e momenti di euforia improvvisa; le relazioni crollano ancora più a picco viste l’impossibilità di controllare appieno le proprie emozioni e con esse anche il proprio rendimento lavorativo. In alcuni casi si può perdere il controllo della propria vita pensando che sia governata dal caso e vedendola riempirsi ogni giorno di un senso di insoddisfazione.
  • Arrivati a questo punto cominciano a manifestarsi dolori fisici che altro non sono se non campanelli di allarme che il nostro organismo ci invia per metterci al corrente dei problemi che stanno avvenendo dentro di noi a causa della prolungata fase di resistenza allo stress. Abbiamo prima di tutto rigidità al collo e spalle, accompagnati da dolori cervicali anche forti e costanti, al viso e alla zona lombare (con iperlordosi). Si passa poi al serrare le mascelle durante il giorno senza rendersene conto, al bruxismo notturni, tutti sintomi che denominano la necessità da parte del nostro corpo di esternare la tensione interiore; questo punto è importante perché può portare a problemi (o a peggiorarli se già esistenti) alle arcate dentali e all’articolazione temporo mandibolare. Questo provoca conseguenza a livello posturale e ulteriore rigidità alla schiena. Anche i tentativi fatti in casa di riposare forzatamente per più ore durante il weekend svegliandosi tardi risultano vani, e anzi portano alle classiche emicranie dovute dal rilassamento muscolare troppo veloce.
  • L’ultima fase del distress cronico è quella più problematica e ovviamente quella più pericolosa. L’esaurimento è la parte più corposa di questo momento caratterizzato da malattie croniche dovute in particolare dall’abbattimento del sistema immunitario come influenza, asma, ipertensione, gastriti e ulcere ecc. In una ricerca del Cold Research Center di Bristol (Gran Bretagna) si è dimostrato che il distress può essere la causa per cui molti ceppi di raffreddore attecchiscono in determinate persone e in altre no.

Approfondisci le tue informazione riguardo lo stress.