Gastrite dieta: consigli per un’alimentazione corretta

Gastrite dieta

La gastrite è una infiammazione dello stomaco che compromette la corretta fisiologia della digestione, andando molte volte a intaccare anche l’intestino, diventando cioè una gastroenterite.

Le cause della gastrite sono molte: tra le molte sicuramente una delle più importante è la dieta.

L’alimentazione in caso di gastrite è infatti fondamentale, continuare a seguire le cattive abitudini può essere deleterio e i soli farmaci in genere non riescono a eliminare il problema.

Quando parliamo di dieta per la gastrite parliamo essenzialmente di due componenti:

  1. Cosa mangiare
  2. Regole nutrizionali

Cosa mangiare e non mangiare in caso di gastrite

Il titolo spiega già di cosa andiamo a parlare: è importante sapere cosa si può tranquillamente mangiare e cosa è meglio limitare o addirittura evitare quando abbiamo i tipici sintomi della gastrite.

Partiamo con gli alimenti consigliati:

  • Bevande: acqua naturale NON gasata (meglio se dinamizzata), camomilla, tisane e infusi (preparate con melissa, finocchio, liquirizia, malva), centrifughe (carote, patate).
  • Pane e pasta: pane ben cotto anche abbrustolito e con poca mollica, riso e pasta conditi con olio extravergine d’oliva a crudo senza soffritti.
  • Altri primi piatti: minestre di verdure, vellutate di carote e patate, minestre di riso, semola in brodo; le minestre devono essere preparate con acqua o brodo vegetale.
  • Carne: solo carne bianca leggera e non tutti i giorni e preparata con metodi di cottura leggeri (al vapore, bollitura, griglia senza bruciare la carne), saltuariamente carne rossa come quella di manzo.
  • Pesce: magro come sogliola e orata lesso o ai ferri con olio a crudo.
  • Condimenti: olio extravergine d’oliva.
  • Uova: cotte, alla coque o in camicia.
  • Verdura: cotte, carote, patate, ortiche, finocchi, zucchine, insalata verde a foglia tenera.
  • Frutta: cotta, molto matura in particolare mele e pere.
  • Lievito madre fatto in casa

E adesso le note dolenti, gli alimenti sconsigliati:

  • Bevande: acqua frizzante, bevande gassate, latte, tè, caffè, alcolici, vino, birra, superalcolici, liquori e bevande troppo calde o troppo fredde.
  • Pane e pasta: poco cotti, pane poco lievitato, mollica, conditi con soffritti, sughi, ragù ecc
  • Altri primi: brodo di carne, minestroni con carne di maiale.
  • Carne: maiale, limitato consumo di carni rosse, carni salate, affumicate o poco cotte, salumi e insaccati, animelle, cervella, trippa, anatra, oca e selvaggina.
  • Latticini, formaggi specialmente se fermentati, piccanti o troppo salati.
  • Pesce: grasso come salmone e anguilla, salato come acciughe, aringhe e sardine, crostacei e molluschi.

  • Lievito di birra
  • Uova: fritte o sode.
  • Condimenti: burro, strutto, lardo, spezie come il peperoncino, olio fritto e fritti in generale.
  • Verdura: pomodori, peperoni, melanzane, carciofi, cavoli, legumi non passati, aglio e cipolle con moderazione.
  • Frutta: frutta poco matura, limoni, arance e pompelmi e tutta la frutta acida; frutta secca per l’alto contenuto di grassi e proteine (ad eccezione di anacardi e mandorle).
  • Altri alimenti a cui prestare attenzione: cioccolato, dolci, gelati, frutta candita, salse piccanti, senape, maionese, ketchup, mostarda, paprika, noce moscata e zafferano.

Regole nutrizionali in caso di gastrite (e non solo)

Mangiare lentamente e masticare per almeno 10 secondi a ogni boccone: la digestione inizia in bocca con la masticazione (atto fondamentale anche per la postura per esempio) e con la salivazione. Questi due fattori di fatto rendono il lavoro dello stomaco più agevole, riducendo i tempi di permanenza del cibo nello stesso. In mancanza di queste funzioni fondamentali lo stomaco si trova costretto a dover lavorare molto di più del normale, rallentando di fatto la digestione.

Mangiare in un ambiente rilassato, prendendosi i dovuti tempi per il pasto: mangiare quando si è nervosi e stressati impedisce il corretto afflusso sanguigno agli organi addominali che quindi non riescono a svolgere il loro lavoro come si dovrebbe. Stress e ansia sono, ricordiamolo sempre, molto in relazione con lo stomaco, sia come organo che come meridiano energetico.

Bere molta acqua, meglio se dinamizzata (vedi anche idrocolonterapia), ma lontano dai pasti: un eccesso di acqua nello stomaco diluisce i succhi gastrici rendendo di fatto la digestione meno efficace. Una maggiore idratazione porta anche a un miglior funzionamento di tutto l’apparato gastrointestinale.

Mangiare poco, spesso ed evitando le grandi abbuffate: tutte le persone dovrebbero mangiare in questo modo, ma in particolare chi soffre di gastrite dovrebbe stare molto attento per evitare episodi sgradevoli di bruciori e di reflusso.

Ripartire durante tutto l’arco della giornata i pasti in modo corretto risulta quindi essere una parte essenziale nella dieta in caso di gastrite: in particolare mai saltare la colazione che anzi dovrebbero essere il pasto più nutriente della giornata, mentre è importante rimanere leggeri a cena.

Gli spuntini servono a impedire un aumento dell’acidità e quindi è buona norma farli uno alla mattina e uno nel pomeriggio. Per lo stesso motivo è assolutamente sconsigliato saltare i pasti o digiunare (almeno che non si sia seguiti da uno specialista).

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