Emicrania: sintomi, cura, rimedi, aura, esercizi e cause del dolore

Emicrania

L’emicrania è un mal di testa molto fastidioso e insidioso che colpisce un numero sempre maggiore di persone e tende a cronicizzare.

Basti pensare che nell’Unione Europea è considerata la malattia neurologia più rilevante sia come costi (25-30 miliardi di euro ogni anno) sia come impatto produttivo nel lavoro.

Il nome stesso di questa cefalea primaria ti può indicare che colpisce prevalentemente un solo lato della testa (emi-crania).

Questa, insieme al dolore molto intenso e alla possibile presenza di aura sono le caratteristiche principlai dell’emicrania.

Sintomi dell’emicrania

L’emicrania è una tipologia di mal di testa molto particolare i cui sintomi sono facilmente identificabili anche dai meno esperti.

Anche se le sintomatologie sono peculiari, consiglio comunque sempre la visita da un medico esperto per avere una diagnosi accurata, con il mal di testa, del resto, non si scherza.

Chi soffre di emicrania saprà sicuramente che il dolore:

  • Si presenta molto intenso e pulsante
  • Può durare da qualche ora fino a 3 giorni
  • Colpisce un solo lato della testa (sinistra o destra, non per forza sempre lo stesso lato)
  • In genere porta all’interruzione anche delle più banali attività di vita quotidiana

Quando parliamo di emicrania con aura (circa il 10%) il dolore è preceduto da sintomi specifici premonitori:

  • Quasi sempre disturbi visivi (comparsa di lampi, distorsione delle immagini)
  • Formicolii o disturbi della sensibilità
  • Difficoltà nel parlare
  • Problemi di coordinazione
  • Vertigini
  • Debolezza muscolare

Anche nelle emicranie senza aurea possiamo trovare delle situazioni premonitrici come:

  • Cambiamenti d’umore
  • Aumento ingiustificato dell’appetito (specialmente verso i dolci)
  • Sete
  • Dolore e mal di testa da cervicale

Le sintomatologie in genere amentano con l’attività fisica aggiungendo al quadro anche stanchezza, vomito, nausea, ipersensibilità ai rumori e alla luce.

Esistono dei casi nei quali i sintomi classici che abbiamo elencato dell’emicrania possono essere sostituiti da eventi particolari (equivalente emicranico) di cervicalgia “episodica” oppure labirinitite con giramenti di testa accentuati.

Cause dell’emicrania

L’emicrania colpisce una percentuale molto alta della popolazione, parliamo di un 13-15% con prevalenza del sesso femminile (con punte tra i 35 e i 45 anni) su quello maschile.

Anche i bambini non sono immuni ad attacchi di emicrania che si manifestano nel 5% dei nostri figli, con un interessamento maggiore nel periodo dopo la pubertà.

Le cause sono ancora oggi una bella incognita, quello che si sa è il coinvolgmento di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e di alcuni canali ionici della membrana cellulare come la pompa sodio-potassio.

Gli esperti si sbilanciano nella convinzione che ci sia la presenza di un fattore genetico vista la frequente presenta in più membri di uno stesso nucleo famigliare.

Ricerche recenti rivelano inoltre una correlazione col peso corporeo: sembra infatti che sia situazioni di sovrappeso come di sottopeso (controlla il tuo BMI) sia predisponenti all’emicrania.

Un altro fattore preso molto in considerazione è il quadro ormonale: ad esempio le donne ne soffrono molto di più durante le mestruazioni o quando prendono ormoni come anticoncezionali o come terapia sostitutiva la menopausa.

In tutti questi casi che ti ho elencato il paziente viene sostanzialmente sensibilizzato all’emicrania, ma esistono invece dei fattori proprio scatenanti la crisi:

  • Fumo, anche passivo
  • Alcolici, specilmente il vino rosso (in particolare novello)
  • Digiuni
  • Intolleranza al glutine
  • Intolleranza al lattosio
  • Insonnia o riposo notturno non sufficiente
  • Condizioni come freddo, rumore o luce intensi
  • Rilassamento dopo stress intenso
  • Rilassamento dopo uno sforzo fisico intenso
  • Farmaci particolari
  • Bibite e cibi con dolcificanti a base di aspartame o ricchi di glutammato
  • Alcuni cibi come noci, formaggi stagionati, solfiti presenti nei salumi o in alcolici

Per molto tempo ci si è focalizzati su particolari cibi come fattori scatenanti le crisi di emicrania, ma ultimamente si sta rivalutando la situazione.

Si è portati a pensare ad esempio che il mangiare cioccolato sia da considerarsi meno come la causa e più come un sintomo premonitore.

Secondo alcuni recenti studi l’attenzione andrebbe portata anche su una sostanza chimica chiamata bisfenolo A: questa è presente nelle nostre bottiglie di plastica e viene ritenuta responsabile anche dell’insorgere di obesità, pressione alta e infertilità.

Diagnosi e complicanze

Per quanto i sintomi dell’emicrania siano molto ben riconoscibili, è comunque necessario chiedere consiglio a un medico specialista (neurologo), specialmente dopo i primi attacchi acuti di mal di testa.

Una diagnosi precisa è fondamentale per escludere altre forme di cefalea primaria (cefalea muscolo tensiva, cefalea a grappolo), altre nevralgie (nevralgia del trigemino), emorragie, trombosi o cause intracraniche secondarie (in alcuni casi si rivelano utili Tac e risonanza magnetica).

Solo così è possibile essere sicuri della cura giusta: se si intraprende la strada medica sbagliata si possono avere un peggioramento dei sintomi in termini di intensità e frequenza.

Bisogna dire che la sintomatologia quasi sempre è reversibile e il paziente dopo la crisi non presenta alcuno strascico: vero è che chi soffre di emicrania sia leggermente più a richio di ictus cerebrale.

Cura e trattamento

Il trattamento medico prevede l’utilizzo di farmaci specifici, anche se non è possibile prevedere a prirori e con certezza quale siano i più efficaci nel singolo paziente.

Possono essere prescritti:

  • Analgesici
  • Antinfiammatori
  • Ergotaminici
  • Triptani
  • Antiemetici
  • Beta-bloccanti o antidepressivi (per controllare stress e depressione)

Una volta trovato il farmaco migliore per la tua situazione con il consulto medico, ricordati di prenderlo alle prime avvisaglie di crisi: il fattore tempo è fondamentale, più passa meno efficacia sull’emicrania avrai.

L’utilizzo dei farmaci non deve trasformarsi in abuso, in quanto come effetto collaterale possono portare, tra gli altri, proprio cefalee e mal di testa.

Negli ultimi mesi si sta affacciando anche la tecnologia al mondo dell’emicrania: è in progettazione ad esempio un cerotto attivabile via smartphone capace di alleviare il dolore con una neurostimolazione delle terminazioni nervose sottocute.

Per fortuna la maggior parte delle emicranie va incontro a remissione spontanea dopo i 50-55 anni, ma in alcuni casi può protrarsi ancora più a lungo nel tempo.

Rimedi, esercizi e medicina alternativa

Per prima cosa è fondamentale tenere un diario aggiornato quotidianamente con tutte le condizioni in cui avviene ogni tua crisi.

Solo in questo modo sarà possibile capire quali fattori di quelli sopra elencati scatenano la tua emicrania e di conseguenza riuscire a evitarli.

Esistono poi alcuni esercizi molto utili che possono alleviare tensioni e stress: che giocano un ruolo importante nell’emicrania:

  • Allena la respirazione diaframmatica mettendo una mano sulla pancia, una sul petto e cercando di respirare usando solo il diaframma (gonfia solo al pancia)
  • Tappati la narice destra e respira solo con la sinistra come insegna lo Yoga (inspira ed espira solo dal naso)
  • Migliora la tua postura
  • Esegui esercizi di mobilizzazione dolce per contrastare la tensione cervicale
  • Auto-massaggiati molto lentamente e delicatamente le tempie, la base dell’occipite e il cuoio capelluto per contrastare il dolore

Per ottenere i risultati migliori, chiedi consiglio al tuo fisioterapista che ti spiegherà quali esercizi siano i migliori per la tua situazione e postura particolari.

Oltre ai farmaci e all’evitare i fattori scatenanti esistono anche altre metodiche, spesso inerenti ai meridiani energetici, che possono essere utili come l’agopuntura, la riflessologia plantare o il Reflessage.

La comunità scientifica ovviamente non è tutta concorde e ci sono studi, per esempio sull’agopuntura a favore e altri non, ma in ogni caso vale la pena tentare, visto che sono ritenute pratiche complementare all’intervento medico, senza effetti collaterali rilevanti.